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  • Immagine del redattoreMari

ABORTO LIBERO GRATUITO E SICURO

Appello di Stop Violences di Andorra, uno dei pochi paesi del territorio europeo in cui l'aborto è ancora reato


Andorra la Vella, estate 2021

Ciao compagnə

come ricorderete Stop Violències ha convocato una manifestazione in Andorra per il diritto all'aborto il 28 settembre 2019. Grazie al vostro sostegno e partecipazione è stata la più grande manifestazione nel principato di Andorra. Siamo felici per le conquiste che hanno caratterizzato il 2020 rispetto ai diritti sessuali e riproduttivi soprattutto in Irlanda, Argentina e Gibilterra grazie ad uno sforzo enorme. Dobbiamo purtroppo ricordarvi visto che questo non è risaputo in tutto il mondo che Nel principato di Andorra l'aborto continua ad essere reato! Ed è proibito in qualsiasi situazione. Nonostante il nostro impegno e lavoro la siuazione continua ad essere quella della proibizione totale incluso in caso di stupro di una persona minore di età.

PER QUESTO ANCHE QUEST'ANNO CI RIPRENDIAMO LE STRADE PER CONQUISTARE I DIRITTI CHE CI APPARTENGONO



Mentre nel resto d'Europa si lotta contro le organizzazioni "pro vita" e contro l'avanzare del fondamentalismo religioso, il principato di Andorra è il bastone feudale del continente che la chiesa più estremista e misogina non ha mai abbandonato. Ci fa male e ci dà rabbia guardare oltre le nostre frontiere e riconoscere in Andorra il riflesso del sogno neoliberale, neocapitalista, misogino e ingiusto legittimato ad essere violento contro di noi, le donne. Il potere continua ad essere nelle mani di chi contrasta i diritti delle donne e di tutte le libere soggettività e si è ben abbarbicato nella struttura politica e sociale all'interno delle istituzioni pubbliche, mantenendo le leggi contro i nostri corpi e i nostri diritti. Leggi che ci infantilizzano e ci relegano ad un ruolo secondario nella società di Andorra. Leggi che dovrebbero essere riviste perché attaccano direttamente i nostri corpi e i nostri diritti fondamentali. Il principato di Andorra non ha mai smesso di essere un paese "PRO VITA" che segna la distopia rispetto a quello che avanza in Europa. E questo si deve al fatto che Andorra è una teocrazia parlamentare dove il vescovo di Seu de Urgell, Joan Enric Vives impedisce costantemente qualsiasi avanzamento in termini di diritti e garanzie per tutta la società di Andorra e particolarmente per le donne e tutte le soggettività dissidenti.

Stop Violències rispetta tutte le fedi religiose. Il fondamentalismo religioso non rappresenta il sentire di molte persone religiose nel mondo. E in più è necessario sapere, a differenza di quello che si dice dai pulpiti e come sottolinea il gruppo CATTOLICHE PER IL DIRITTO A DECIDERE, il diritto canonico non scomunica chi abortisce. Secondo il canone 1323 non si può condannare chi abortisce quando è minore di 16 anni, se compie l'aborto per paura o per evitare un grave danno, o se abortisce per legittima difesa vale a dire per salvare la sua vita. Questo dimostra che il problema non è la religione, se non chi dai suoi luoghi di potere la usa per manipolare e sequestrare i diritti delle donne.


NOI FEMMINISTE DI Stop Violències LOTTIAMO CON FORZA E ASSIDUITÀ.

MA ABBIAMO IL DESIDERIO CHE VENIATE CON I VOSTRI CORPI E URLIATE INSIEME A NOI CONTRO LO STATO OPPRESSORE


Il Principato di Andorra non ha firmato né ratificato il Patto Internazionale di Diritti Economici, Sociali e Culturali dell'ONU del 1976, né la convenzione contro la sparizione forzata delle persone, né la totalità del trattato contro la tortura. Nel 2020 durante l'Esame Periodico Universale (EPU), meccanismo di revisione dei Diritti Umani dei paesi e per tutti i paesi, più di una trentina consigliarono al paese di legalizzare l'aborto almeno nelle sue condizioni minime. Legato alla rivendicazione dei nostri Diritti Fondamentali, va detto che il Governo di Andorra perseguita attivamente difensorə e attivistə, violando così il nostro diritto d'associazione ed espressione, esercitando pressione e generando terrore rispetto alla violenza istituzionale ricevuta dallə femministə. Dal 2019 esiste una campagna diffamatoria contro Stop Violències e particolarmente contro la figura della sua presidenta per la sua partecipazione nella 74ª sessione della commissione dei Diritti delle Donne delle Nazioni Unite (CEDAW).



L'aborto è un diritto fondamentale ed è acquisito dall'intera società nei paesi a noi confinanti: il regno di Spagna e la repubblica di Francia, paesi che hanno una diretta influenza politica sul nostro sistema di governo e sul nostro capo di Stato. Eppure i governi di questi due Paesi, in cui si ha il diritto di interrompere la gravidanza quando si desidera, guardano con indifferenza alla violazione di diritti che subiamo in Andorra ed anzi, plaudono alle imposizioni della Chiesa più fondamentalista.

L'accesso all'aborto nei paesi d'Europa laddove è legale non sempre è facilmente accessibile, sicuro e gratuito. La lotta transfemminista è il cammino per cambiare tutto. Come Stop Violències collaboriamo con la commissione 8M internazionale, con collettivi femministi catalani, con #NousToutes Francia e abbiamo marciato orgogliosamente NEL 2019 a Verona nella manifestazione organizzata da Non una di meno Italia e poi alla #GreveFeministe, lo sciopero femminista in Svizzera e alle azioni organizzate dalla rete femminista, transfemminista e antipatriarcale TRANSFRONTERIZA

Che conseguenze ha la proibizione dell'aborto nel nostro paese? Non può essere esercitato il diritto né di fronte allo stupro di una persona minore e, se la famiglia non può permettersi un aborto in altro paese, la gravidanza sarà portata a termine. Cosa succede se non c'è possibilità di sopravvivenza per il feto fuori dall'utero? Che serviranno tra i 300 e i 5000 euro per pagare un aborto fuori dai nostri territori e andare in Catalogna o a Perpignan.

Se da altri paesi si viene ad Andorra a comprare profumi

NOI VENIAMO NEGLI ALTRI PAESI A COMPRARE I NOSTRI DIRITTI

Nel caso in cui l'aborto sia legale nel paese in cui viviamo si genera l'illusione che lo sia per tutto il resto del mondo. Non è così perché qui in territorio andorrano l'aborto non esiste!! E quindi fino a che esista un solo angolo del mondo in cui questo obiettivo non sia realizzato, nessunə di noi sarà libera e uguale e chiunque venga a vivere qui si convertirà in una persona senza di seconda categoria, come noi.


Benventut_ quindi alla distopia neoliberale.

ESIGIAMO I NOSTRI DIRITTI; PER TUTTƏ IN TUTTO IL MONDO!

Per questo vi invitiamo a sostenere le nostre rivendicazioni e aiutarci ad amplificare il nostro messaggio e la situazione del principato di Andorra. E vi invitiamo a scendere in strada con noi e unirvi alle azioni che stiamo preparando per il prossimo 25 settembre 2021. Questo giorno di rivendicazione e lotta è per tutte le persone che credono nella garanzia dei diritti fondamentali e universali non solo per le donne e la dissidenza di Andorra ma anche per ribadire il diritto di tuttə all'aborto e all'accesso all'interruzione della gravidanza libera, gratuita e sicura. Abbiamo bisogno del vostro aiuto, della vostra creatività, del vostro sostegno tradotto in presenza. Abbiamo bisogno che i collettivi femministi e le persone che credono in un mondo migliore si alzino insieme a noi nel nostro territorio.


SE TOCCANO UNA RISPONDIAMO TUTTƏ

Ci hanno uccise come streghe, ma non estirparono le nostre radici!

Volevano toglierci la dignità! Ma siamo tornate a recuperarla!

Smaschereremo la teocrazia travestita da parlamento. Il fondamentalismo religioso cattolico mai ha lasciato Andorra. Siamo pronte per avanzare e affermare i nostri diritti, i diritti delle persone. E solo possiamo farlo con la collaborazione di chi crede nell'uguaglianza e nel progresso. Il 25 settembre uniamoci in questa chiamata, come collettivo e/o persone individuali

Contatti: stopviolencies@gmail.com, comunicaciostopviolenciesand@gmail.com

Potete collaborare e sostenerci con un vostro contributo attraverso

PayPal enstopviolencies@gmail.com

https://stopviolencies.wixsite.com/stopviolencie

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