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Immagine del redattoreMari

Campamento climatico 7-10 febbraio 2020

Aggiornamento: 14 apr 2020



Dal 7 al 10 Febbraio 2020 si è svolto il Campamento Climatico: i Popoli contro il #Terricidio, a difesa della vita e dei territori organizzato dal Movimiento de Mujeres Indigenas por el Buen Vivir dalla comunità Mapuche Pillàn Mahuiza

Dopo l'organizzazione della giornata ecotransfemminista al Climate camp di Venezia (https://www.globalproject.info/it/in_movimento/crisi-climatica-ed-ecotransfemminismo-il-report-del-focus-lab/22225) la relazione iniziata con Moira Millan e il movimento Mujeres indigenas por el bien vivir è continuata ed alcun* di noi hanno partecipato al campamento


Qui trovate tutti i link delle corrispondenze dal viaggio della caravana dei popoli contro il terricidio partita dall'Italia per partecipare al campamento



Call Movimiento de Mujeres Indígenas por el Buen Vivir

Nel contesto della crisi globale, il cambiamento climatico è un aspetto preoccupante fondamentale poiché stiamo assistendo alla distruzione del pianeta. Il cambiamento climatico ha generato una mobilitazione globale di popoli, un grido di allarme verso i governi. Senza dubbio, i governi non ascoltano. "I popoli contro il terricidio" è la definizione che ci rappresenta e per la quale dobbiamo lottare. Definiamo terricidio l'assassinio non solo degli ecosistemi tangibili e nei quali vivono i popoli, ma anche l'assassinio di tutte le forze che regolano la vita sulla terra, ciò che noi chiamiamo ecosistema percettibile. Ci riferiamo al "terricidio" come conseguenza del modello di civilizzazione dominante, che sta mettendo a rischio il futuro sul pianeta e che oggi si manifesta attraverso il cambio climatico e le sue conseguenze. Noi, donne e discendenti indigene organizzate nelle 36 nazioni native che vivono in Argentina, sappiamo di essere coloro che patiscono nel corpo-territorio le conseguenze del cambiamento climatico, coloro che soffrono i costi e le responsabilità ambientali generate da questo modello globale di sfruttamento delle risorse naturali.

Con il campamento ci proponiamo di:

  1. Esigere che il terricidio sia considerato un crimine.

  2. Recuperare la cosmografia dell'Indoamerica

  3. Cominciare a cancellare i confini che lo stato nazione ci ha imposto e raggiungere il riconoscimento della plurinazionalità dei territori.

  4. Organizzare una campagna per la difesa del fiume Carrenleufú che è minacciato dal progetto idroelettrico La Elena. Questo progetto, se si realizzasse, inonderebbe 11mila ettari di boschi nativi https://www.eldiariodemadryn.com/2019/04/avanza-un-proyecto-mixto-para-reflotar-la-represa-la-elena-en-chubut/

Dove?

Lof Mapuche, Pillán Mahuiza si trova a 10 Km da Corcovado, nel nord est della provincia di Chubut a 100 KM a sud ovest della località di Esquel. Si è scelto questo luogo perchè si celebra il ventesimo anniversario dalla “retomada” di questo territorio. È stata una delle prime esperienze di recupero mapuche da contesto urbano a rurale. Il territorio si estende per 100 ettari e qui scorre il fiume Carrenleufú fiume che la comunità sta difendendo dal progetto idroelettrico La Elena


Programma Venerdì 7/02 : Inizio del campamento Tavoli tematici simultanei. Sabato 8/02: Seminari introduttivi su alterative e su come realizzarle condividendo conoscenze e saperi che ci ricordino come relazionarci armonicamente con la terra Domenica 9/02: Plenaria. Si cercherà di organizzare un'agenda di resistenze globali con proposte di date e azioni concrete che si possano portare avanti in tutto il mondo. Lunedì 10/02: Manifestazione contro il "terricidio" a Esquel.



Contatti in Italia:

Assemblea transterritoriale Terra corpiterritori spazi urbani di Non Una Di meno

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