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Immagine del redattoreMari

Scandaloso

in Spagna si archivia la denuncia di abusi sessuali e stupri sulle braccianti stagionali di Huelva. Ancora una volta le donne che hanno avuto il coraggio di denunciare gli abusi non vengono ascoltate, si mette in discussione la verità delle loro parole e si concede l'impunità a chi abusa, stupra e sfrutta


In Spagna è stata archiviata la causa contro un produttore di fragole di Huelva. Quattro braccianti di origine marocchina, impiegate per la stagione della raccolta, lo avevano accusato di molestie sessuali, abusi e violazione delle leggi sul lavoro. Il giudice incaricato del caso ha giustificato la sua decisione dichiarando che le accuse erano “ingiustificate”, come riportato da Huelva Información.

Il Sindicato Andaluz de Trabajadores SAT ha condannato la decisione. Il segretario generale Óscar Reina Gómez ha detto a BuzzFeed News: "Questa situazione è ingiusta perché rende le lavoratrici marocchine vulnerabili. Riguarda le vittime di abusi sessuali e stupri così come le braccianti che vengono in Spagna a lavorare e non hanno una sicurezza legale che garantisce loro di vedere rispettati i diritti umani e la sicurezza sul lavoro. È una vergogna. La giustizia in Spagna è ancora sessista”.

Il governo marocchino ha annunciato, la scorsa settimana, che 20mila braccianti stagionali verranno mandate in Spagna per il prossimo periodo di raccolta delle fragole e dei frutti rossi (nel 2019), il numero più alto di sempre.

Le giornaliste Stefania Prandi e Pascale Mueller si sono occupate, con un’inchiesta internazionale, confluita in Italia nel libro Oro Rosso, Oro rosso. Fragole, pomodori, molestie e sfruttamento nel Mediterraneo (Settenove) dei casi di molestie sessuali, ricatti, abusi e stupri contro le braccianti nel Mediterraneo.

I multimedia “Rape in the fields” (qui una versione in in spagnolo) per BuzzFeed News Deutschland e Correctiv hanno portato alla luce il fenomeno dello sfruttamento sessuale e lavorativo delle braccianti in Spagna, Marocco e Italia. L’inchiesta, durata oltre due anni, che ha ripercorso anche la catena della grande distribuzione, conta oltre 100 interviste

L’inchiesta ha portato all’avvio di un dibattito pubblico in Marocco e in Spagna, dove è stata discussa dal parlamento e dal procuratore generale dell’Andalusia. Tra maggio e giugno diverse braccianti hanno denunciato i loro datori di lavoro e in centinaia hanno manifestato per le strade di Almonte e Huelva.

La catena di supermercati Aldi Süd ha rimosso le fragole delle compagnie sotto accusa come reazione all’inchiesta giornalistica. All’inizio di giugno 2018 migliaia di persone in oltre sei diverse città della Spagna, da Barcellona a Siviglia, hanno manifestato per protestare contro le violenze e gli abusi delle braccianti. Uno dei certificatori globali, il Global G.A.P. ha annunciato l’apertura di un’indagine

10 braccianti di origine marocchina hanno denunciato il loro datore di lavoro, il “padrone” produttore di fragole di "Doñana 1998", alla fine di luglio 2018 July 2018. Tra le diverse accuse, molestie sessuali e stupro. Non si capisce ancora se il caso archiviato riguardi questa azienda. BuzzFeed Germania ha contattato gli avvocati per avere dettagli che non trapelano dalla stampa spagnola.


http://revista.lamardeonuba.es/el-movimiento-feminista-de-huelva-muestra-su-preocupacion-por-el-archivo-del-caso-de-las-cuatro-mujeres-que-denunciaron-acoso-sexual-en-una-finca-de-almonte/


Manifestazioni di protesta a Saragozza, Pamplona e Madrid


Per saperne di più abbiamo il libro di Stefania Prandi

Oro rosso. Fragole, pomodori, molestie e sfruttamento nel Mediterraneo


Oro Rosso è un reportage sulle donne che raccolgono e confezionano il cibo che arriva sulle nostre tavole. Il racconto si snoda in tre paesi affacciati sul mare Mediterraneo, Italia, Spagna e Marocco, tra i maggiori esportatori di ortaggi e frutta in Europa e nel mondo. Qui, le braccianti, non solo sono pagate meno degli uomini e costrette a turni estenuanti, ma vengono molestate sessualmente, ricattate, subiscono violenze verbali, fisiche e stupri. Nelle pagine, le vite delle molte lavoratrici che i media ignorano: la sopravvivenza quotidiana, la resistenza alla violenza, il coraggio delle denunce . Il libro è il risultato di un lavoro di inchiesta e documentazione durato più di due anni, con oltre centotrenta interviste.


Credo che molte e molti di noi abbiano seguito le proteste di giugno


https://www.meltingpot.org/Spagna-In-Andalusia-fragole-al-sapore-di-precarieta.html#.XBd5Sy57kiU


https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/06/02/oro-rosso-linferno-delle-braccianti-del-mediterraneo-tra-pomodori-e-violenze-ricatti-e-paghe-da-fame/4392448/


Questo è un appello perché parta anche qui una protesta che non sia solo di solidarietà perché questo succede anche nelle nostre campagne anche se si continua a non volerlo fare emergere


Ripartiamo da quel #sorellaioticredo per fare sentire alto e forte il nostro grido contro tutte le archiviazioni



Ma la protesta dovrebbe essere a livello europeo. Appoggiamo e sosteniamo con forza  queste donne braccianti che hanno trovato la forza di uscire dal silenzio, denunciare i loro abusatori, nonostante il rischio di perdere il lavoro e di essere deportate.

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