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Immagine del redattoreMari

SEXwork è lavoro



Come assemblea transterritoriale Terra Corpi Territori e Spazi Urbani sentiamo di dover prendere una posizione chiara rispetto alla questione del sex work, soprattutto a fronte degli spiacevoli episodi verificatisi durante l'assemblea nazionale di NUDM.

Il collettivo Ombre Rosse ha proposto un ragionamento collettivo sulla situazione e, anche alla luce della volontà da parte governativa di legiferare in modo criminalizzante rispetto al sex work, ha chiesto a NUDM di assumere una chiara posizione contro la criminalizzazione. L'assemblea tutta ha espresso consenso tranne una persona che ha cominciato a interloquire violentemente con l'assemblea bloccando la possibilià di decidere e manifestando atteggiamenti escludenti, paternalisti e addirittura paragonando il sex work allo "stupro a pagamento". 

Alla sera si è riunito quello che doveva essere un gruppo di affinità (un luogo sicuro dove le persone che hanno lo stesso sentire si incontrano per parlarne in modo comodo) ma anche qui i lavori sono stati attraversati da atteggiamenti violenti che sono stati denunciati il giorno successivo durante la restituzione in plenaria dove, di nuovo, la stessa persona è intervenuta con comportamenti aggressivi non rispettando le modalità di confronto assembleari. 

Come ecotransfemministe sosteniamo l'autodeteminazione di ogni soggettività, assumiamo la lotta per la decriminalizzazione del sex work e rifiutiamo qualsiasi atteggiamento escludente, denigratorio e paternalistico. 

Lo spazio assembleare inoltre deve essere attraversato come spazio safe, dove ognunu può sentirsi liberu di esprimere la propria opinione e il proprio desiderio di autodeterminazione senza sentirsi giudicatu a priori. 

È estremamente importante per il movimento riflettere ed immaginare collettivamente un'allenza con lu compagnu sex workers.

NUDM ha assunto come base del suo lavoro il Piano che ha preso parola in modo chiaro rispetto a questa tematica: 

"la  salute  sessuale  e  riproduttiva  deve  essere  garantita  anche per i e le sex workers, a cui devono essere forniti strumenti di  informazione,  di  prevenzione  e  di  cura  che  sappiano  tutelarne  l’autodeterminazione e la libertà di scelta."

"Combattere la violenza a partire dalla specificità di questi temi vuol dire porsi il problema in termini di prevenzione, individuare ex ante strumenti e misure capaci di garantire materialmente l’autonomia e l’autodeterminazione delle donne, sottraendole in forma preliminare alla potenziale spirale di violenza data dalla dipendenza economica, dallo sfruttamento, dalla precarietà e dall’assenza di welfare e servizi."


Concludiamo affermando che gli spazi social dell'assemblea transterritoriale si manterranno liberi e sicuri da posizioni criminalizzanti ed escludenti. 

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