Nella rubrica il QUEERzionario stiamo presentando il libro Transfemminismo o barbarie edito da kaótica Libros traducendone e leggendone alcuni brani dall'originale in spagnolo.
È un libro che - come scrivono in prefazione - "vuole essere una risposta collettiva e di movimento con l’intenzione di aiutare a districarsi in quella realtà che non dovrebbe essere minimamente problematica e, con l’aiuto di chi a questo testo ha collaborato, avvicinare quelle persone che sono lontane dalla realtà trans perchè mancano i contatti, perchè non c’è una copertura sufficiente nei mezzi di comunicazione mainstream, o anche chi ha cercato di avvicinarsi e di fronte alla valanga di disinformazione disorientante, ha desistito dalle sue intenzioni”
Hanno collaborato a questo libro Aingeru Mayor, Aitzole Araneta, Alicia Ramos, Carmen Romero Bachiller, Carolina Meloni, Duen Sacchi, Javier Sáez, Leo Mulió, Lucas Platero, Mafe Moscoso, María galindo, Nuria Alabao, Olga Ayuso, Patricia Reguero, Silvia L.Gil
Podcast presentazione del libro (traduzione e lettura a cura di Mari)
Dedichiamo queste puntate di QUEERzionario a uno dei suoi capitoli traducendoli e leggendoli come contributo al processo di costruzione dello sciopero dell'#8Mscioperopertutt
Podcast Chi ha paura del transfemminismo? di Carmen Romero Bachiller
In questa puntata leggiamo alcuni brani tradotti da Mari del suo intervento dal libro Transfemminismo o barbarie edito da kaotica libros
Carmen Romero Bachiller è una femminista queer intersezionale, fa parte del Punto violeta somoaguas e del collettivo di Famiglie eterodissidenti
"Abbiamo scoperto - scrive - con orrore una versione di femminismo bianco: un modello transfobico che ha avuto spazio nel dibattito anglosassone ma che non aveva avuto seguito in territorio spagnolo dove la presenza di donne trans è stata forte già dagli anni 90 e gli uomini trans si integravano perfettamente a partire dalle giornate di Granada nel 2009 con la irruzione del discorso transfemminista.
Gli interventi trasnfobici nella scuola femminista Rosario Acuña nell'estate del 2019, il manifesto antitrans del partito femminista che portò alle giustificate espulsioni da Isquierda unida e, in piena pandemia, l'ideario del PSOE pubblicato el giugno 2020 sono le punte più evidenti di una strana campagna dove l'ostilitá e la misoginia si sono convertiti in discorsi sacri. La teoria queer e l'intersezionalità restano esclusi da questo auto definito femminismo, diventano anatemi accusati di voler chiudere con le donne e il femminismo.Peò com'e possibile essere arrivatu a questo punto? Perchè le donne trans, la teoria queer e la intersezionalità vengono presentate come nemiche del femminismo? Di quale femminismo? Chi ha paura del transfemminismo? A cosa risponde questo cumulo di questioni assurde rivestite da intellettualismi? Quali minacce fittizie o reali le provocano? Hanno davvero a che vedere con il femminismo o cercano forse di addomesticare, escludere un femminismo troppo ricco, diverso, plurale e incontrollabile perchè determinate posizioni femministe mantengano le loro posizioni di priviegio?
E Carmen Bachiler termina il suo intervento e risponde a quest'ultima domanda con una citazione di Audre Lorde (1984) che vi riproponiamo “Abbiamo avuto bisogno di tempo per capire che la nostra era la casa delle diversità, più che una casa di una differenza in particolare. Abbiamo avuto bisogno di anni per capire a usare la forza che la sopravvivenza quotidiana insegna, anni in cui abbiamo imparato che la paura non deve fermarci, che possiamo apprendere l'una dall'altra in termini che non erano necessariamente i nostri”
Podcast Conoscere le nostre genealogie di Lucas Platero, traduzione a cura di Mari, lettura a cura di Diego Cricelli, attivista trans di Brianza Oltre l’Arcobaleno
Lucas Platero è cresciuto nell’attivismo critico e queer e ha sempre partecipato a movimenti sociali, al movimento femminista e lesbico di Madrid e che, “nel movimento trans ha trovato il rifugio dove pensare criticamente al suo corpo”
Il titolo del suo contributo al libro è Conoscere le nostre genealogie
Conoscere la storia e le genealogie - scrive - è importante per capire l’oggi, quello che stiamo vivendo, il perchè delle reazioni violente in un cammino in cui come movimento LGTBQIPA+ non vogliamo fare nessun passo indietro. Com’è possibile che fino al 2018 la partecipazione delle donne trans nel movimento femminista abbia potuto esistere con relative poche resistenze?.... "
Podcast La danza cuYr de lXs enchaquiradXs di Mafe Moscoso, letto e tradotto da Mari
Mafe Moscoso risiede attualmente in Barcellona. È docente e ricercatora ed esplora il mondo tra la scrittura, l’etnografia e l’arte
Il termine “enchaquirades” si riferisce a persone con identità ed espressioni di genere non binarie che vivono nella costa dell’Ecuador. Sono le comunità trans di Engabao, che si sono autodenominate “enchaquirades” e rivendicano le radici di una eredità huancavilca (popolazione originaria di quel territorio) che continua ad esprimersi nelle pratiche estetiche e sessuali della comunità.
In questa puntata diamo lettura di un rituale di danza.
In effetti – scrive Mafe Moscoso – le ricerche condotte da Ugalde (2019) in Ecuador dimostrano che l’eteronormatività e il binarismo di genere sono principi che non erano presenti in epoca precoloniale.
Senza dubbio la violenza coloniale e la storiografia prodotta dagli spagnoli modificò l’informazione perchè scritta da un punto di vista eteronormato e binario, incasellando nel concetto generico di sodomia varie pratiche sessuali che si vivevano con naturalità tra le popolazioni originari.
La foto che nel libro accompagna il testo e che hackeamo e pubblichiamo nel podcast è una figura hackeata in rosa e con un raggio verde. Rappresentazione di un personaggio con caratteristiche “femminili” e pene, cultura Tolita, museo nazionale dell’ecuado.
Podcast "Scusate la molestia, questa è una rivoluzione" brani tradotti e letti da Mari dal contributo di Carolina Meloni Gonzáles
Carolina Meloni Gonzales è filosofa e professora titolare di Etica e Pensiero Politico
Carolina inizia con due citazioni
una di Preciado “Siamo lx peggiorx? Se così è la rivoluzione dovrà essere fatta ancora una volta dalle persone peggiori”
una di bell hooks . “Cominciamo da lì. Lasciamo che il movimento ricominci”
Podcast I di INVIDIA di esistere di Maria Galindo letto e tradotto da Mari
In questa puntata di QUEERzionario continuiamo la lettura ad alta voce del libro Transfemminismo o barbarie e proponiamo l’ascolto del capitolo di María Galindo, artista, interprete, attivista, scrittora e cofondatora del collegio boliviano Mujeres Creando e come lei stessa si definisce puttana, lesbica e boliviana. Ci parla “da un posizionamento di tortura e violenza e non per fare testimonianza ma per immaginare la felicità da uno spazio di disobbedienza..........Il desiderio di vita delle persone che sono venute da me, la forza con cui si ribellavano alla violenza compiuta sui loro corpi all’atto della nascita, mi ha provocato invidia, l’invidia di esistere”
Podcast T di “Teoria Queer”
Il fantasma della “teoria queer” e delle persone trans permette al femminismo essenzialista di stabilire finalmente una frontiera, quell’ “altro” che permette la definizione di “cos’è donna?” proprio a partire da una esclusione
In questa puntata continuiamo la lettura ad alta voce (con traduzione oggi simultanea e si sente!) del libro Transfemminismo e barbarie pubblicato da La Kaotica e ve ne proponiamo l’ascolto. Oggi leggiamo il capitolo di Nuria Alabao, giornalista, ricercatrice, antropologa. Ricerca soprattutto le relazioni tra femminismo e reazioni conservatrici (antifemminismo e postfascismo). Interessata nello sguardo dal basso delle organizzazioni sociali e le loro forme di resistenza e produzione di saperi. Il titolo del suo contributo è IL FANTASMA DELLA TEORIA QUEER SI AGGIRA SUL FEMMINISMO
Podcast L di Lobby Queer di Javier Sáez letto e tradotto da Mari
Javier Sáez è sociologo, traduttore e attivista gay, specialista nella teoria queer e in psicoanalisi. Ha partecipato per più di 30 anni in diverse assocazioni LGTBI e queer e ha pubblicato vari libri. Ha tradotto in spagnolo libri di Judith Butler e Monique Wittig per citarne alcuni.
Scrivo questo testo – dice javier Saez- da una posizione molto concreta, come attivista frocio e come persona che ha dedicato molti anni ai movimenti queer o a quella che chiamiamo teoria queer partecipandoci.
In questo dibattito tra diritti trans e certe femministe credo che chi deve essere ascoltato sono le persone trans. Per questo piu`che entrare nel merito delle rivendicazioni della comunità LGTB che ben è capace di difendere i suoi diritti cercherò di portare elemnti di riflessione per smontare alcune falsità e malintesi che sono stati diffusi su quella che è stata definita la teoria queer o quella che in italiano si conosce come la teoria di genere.
Podcast C di COSA state difendendo di Alicia Ramos letto e tradotto da Mari
Continua la lettura ad alta voce dallo spagnolo del libro Transfemminismo o barbarie. In questa puntata leggo il contributo di Alicia Ramos dal titolo “Questo è quello che stanno difendendo”
Alicia Ramos é una cantautora dal carattere eminentemente politico. Acida e diretta nei testi, ma anche con un sano umorismo che si ritrova anche nella lettura di questo suo contributo al libro.
Podcast T di TERF di Leo Muliò letto e tradotto da Mari
Nella puntata di QUEERzionario di questa settimana si parla di T come TERF
Continua la lettura del libro Transfemminismo o barbarie con il contributo di Leo Muliò dal titolo Un dibattito che non dovrebbe aver luogo
Leo Muliò è psicologo e terapeuta Gestalt. Lavora come attivista per i diritti delle persone trans nel gruppo Transgender Europe. Ha sviluppato progetti di formazione su diversità di genere e realtà trans a diversi livelli partecipando alla cooperativa Transdiversa.
“Attualmente – scrive Munliò – assistiamo ad una nuova onda di transfobia. Questa violenza strutturale che affrontiamo nel nostro quotidiano come persone trans suppone un esercizio emotivo che ci rende vulnerabili nel nostro esporci". ..
Podcast D di Deserto di Duen Sacchi letto e tradotto da Mari
Duen Sacchi è artista e scrittore trans Guazu. É cresciuto nella comunità Aguaray nel Gran Chaco, un territorio che si estende tra i paesi denominati Argentina, Bolivia, Brasile e Paraguay. Vive a Barcellona e ha partecipato con le sue opere in mostre sia in Europa che in Abya Yala come preferisce nominare quella che viene chiamata america. Il suo capitolo nel libro Transfemminismo o barbarie inizia con la citazione di Lohana Berkins che chiede “ Perchè dobbiamo dimostrare che eravamo o meglio che eravamo quello che eravamo per riconoscerci il diritto ad esistere? Duen Sacchi esplora l’immaginario del deserto che risuona in quella frase sionista usata da Israele “una terra senza popolo per un popolo senza terra” che cancellava la presenza del popolo palestinese cosi come la selva diventa un “deserto” abitabile dall’agronegozio cancellandone anche nell’immaginario visivo la vita fatta di foreste, animali, comunità indigene, fiumi e laghi. In questo contesto di colonizzazione di corpi e terra l'affermazione di sè è già ribellione.
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