8 marzo e oltre
Dall'assemblea transterritoriale Corpi e Terra rilanciamo per l'#8Mscioperopertutt lo
sciopero dei generi e dei consumi. Visibilizzare i punti di interconnessione tra
femminismo, antispecismo ed ecologismo è quello che da anni facciamo come
ecotransfemministə multispecie. Lo ribadiamo sempre più forte: non c'è liberazione per
nessunə se non ci liberiamo tuttə.
Con lo sciopero dei e dai generi affermiamo il diritto all’autodeterminazione e alla
liberazione dei corpi tutti: delle persone di ogni genere che si rivoltano contro le
imposizioni di ruoli e norme dipendenti dall'assegnazione alla nascita e dai generi
imposti per il superamento del binarismo come unico orizzonte possibile. La diversità
porta a valore la specificità di ognunə di noi, di ogni corpo, di ogni individuo, di ogni
elemento dell'ecosistema nel proprio cammino di consapevolezza, resistenza e lotta
contro questo sistema che fonda la sua capacità di produzione e riproduzione proprio su
norme di genere, specie, ruoli, famiglia, binarismi, gerarchie, cultura e classi sociali.
Con lo sciopero dei consumi e dai consumi riaffermiamo la volontà di imporre un cambio
di sistema che disegni un modo di vivere sulla terra alternativo alla guerra, alle
colonizzazioni, allo sfruttamento della terra, dei territori e dei corpi tutti. Diciamo dei e
dai consumi perché immaginiamo possibile creare uno spazio di relazione, di
insubordinazione e di lotta tra chi rigetta il mero ruolo di consumatorə e chi lavora
all'interno del sistema produttivo contro chi sceglie e impone cosa e come produrre e
distribuire.
Ma come praticare concretamente lo sciopero dei generi e dei consumi? come praticare
l'intersezionalitá tra le oppressioni e le pratiche di resistenza? Come costruire quella
relazione importante con chi fa parte della catena produttiva? Come riconoscere e
risignificare le posizioni colonialiste, speciste, discriminatorie e animalizzanti interne ai
movimenti stessi? Come far emergere dalla marginalità le pratiche di economia
circolare, di costruzione di comunità autonome, di trasformazione e rigenerazione di
produzioni per imporre alternative e impedire al sistema capitalista eterocispatriarcale
di riprodursi e prosperare?
Per rispondere insieme a queste domande abbiamo lanciato l'assemblea
ecotransfemminista del 5 marzo dalle 16.00 alle 18.00 https://www.facebook.com/events/2879462389012174
NON vogliamo tornare alla normalità perchè la normalità è il problema! Per ricevere il
link e partecipare all'assemblea ti invitiamo a compilare questo form https://bit.ly/3GHPLJb
L'assemblea potrà essere seguita singolarmente oppure collettivamente anche
partecipando alle giornate aperte ad Agripunk, in val d'Ambra il 5 e 6 marzo https://www.facebook.com/events/301041935237908
Le giornate saranno cornice all'assemblea e chi parteciperà potrà dare una mano nel lavoro di cura (previsto l'arrivo di 21 pecore proprio in quei giorni), partecipare ai laboratori di cucina vegan, al laboratorio video, a vivere relazioni possibili tra bestie in uno spazio radicalmente diverso da quello urbano.
Per partecipare scrivere a prenotazioni@agripunk.com
#8MScioperopertutt vuol proprio dire che lo sciopero è contro tutte le oppressioni che ci
impone questo sistema capitalista ed eterocispatriarcale e per ognunə di noi che senta
di voler esprimere la sua rabbia e allegria nella forma più adeguata al contesto, al luogo
e al momento che sta vivendo. Non esiste un'unica forma di sciopero ma la possibilità di
calzare sul proprio corpo la forma di sciopero che si sceglie e farla vibrare l'8 marzo e
oltre. Per questo abbiamo lanciato IL TUO SCIOPERO IN UN VIDEO https://www.facebook.com/events/501334854846881 per chiedere a te, alla tua assemblea, al tuo collettivo, al tuo gruppo e alle persone a te vicinə, un video che dovrebbe avere queste caratteristiche: scegli un oggetto che rappresenta lo sciopero, fallo vibrare
raccontando con parole, gesti, musica (o altro) da cosa scioperi e come. Postalo
direttamente nella nostra pagina FB
o nel tuo profilo usando gli hashtag #8Mscioperopertutt e #8Mvibrolosciopero o mandalo
con we transfer all'indirizzo retecorpieterranudm@gmail.com E non dimenticare che
durante le giornate aperte ad Agripunk ci sarà un laboratorio per la costruzione di un
video collettivo.
Anche questo 8 marzo lanciamo la nostra SANZIONE FUCSIA www.sanzionefucsia.eu
Questa volta contro gli allevamenti. Abbiamo ideato dei segnalibri e degli adesivi che
troveranno magicamente, grazie alla tua collaborazione, la loro giusta collocazione.
Ogni segnalibro e adesivo ha un codice QR che rimanda all'articolo dal titolo L'unico
allevamento buono è quello chiuso!
In questo articolo https://bit.ly/3sYqHbV le ragioni dello sciopero di generi e consumi e
le azioni che si possono organizzare per praticarlo che sintetizziamo qui:
• Smettiamo di consumare i corpi degli animali e finanziare la loro mercificazione
decidendo di abbracciare la filosofia vegan.
• Scarichiamo e stampiamo i segnalibri e gli adesivi e partecipiamo alla sanzione fucsia
"L'unico allevamento buono è quello chiuso"
• Aderiamo come assemblee e insieme agli spazi che attraversiamo alla campagna Spazi
Liberi dall’Apartheid Israeliana https://bdsitalia.org/index.php/campagne/splai e
firmiamo e facciamo firmare l'Iniziativa Cittadinə Europeə (ICE) per il blocco del
commercio con gli insediamenti illegali https://stopsettlements.org/
• Portiamo il nostro sguardo transfemminista e costruiamo reti nei movimenti ecologisti
contro il cambio climatico e il terricidio partecipando alle campagne contro grandi
opere, nucleare, privatizzazione dell'acqua e tutto il greenpinkrainbow washing del
PNRR e del blablabla della COP 26
• Partecipiamo e diffondiamo l'indagine sui temi del lavoro https://bit.ly/33DXqdQ
• Produciamo e stampiamo adesivi contro le pubblicità sessiste, i dress code nei luoghi di
lavoro
• Denunciamo le mutilazioni genitali per neonatu intersex, le cosiddette "pratiche di
riparazione di genere/orientamento" e la psichiatrizzazione e violenza dei percorsi di
affermazione di genere, lavorando per la pratica del “consenso informato” come
percorso che garantisce una reale autodeterminazione.
• Scioperiamo anche al contrario attraverso la riappropriazione degli spazi pubblici,
l'autogestione nelle consultorie, la costruzione di punti di ascolto e lezioni in
piazza......
• Contrastiamo la visione gentrificata della presenza di alberi negli spazi urbani come un
problema di sicurezza e/o danneggiamento del cemento che li circonda. Sogniamo e
immaginiamo una città bosco, spazi di vita diversi per tuttu.
• Slut walk o passegiate froce e transfemministe contro l'eterocisnormatività, il
cissessismo e la transesclusione
• Costruiamo spazi transfemministi e sportelli autogestiti.
• Pratichiamo l’uso di un linguaggio non binario negli ambiti formali e informali della
vita quotidiana con azioni di hackeraggio anche nella vita accademica utilizzando la "u"
e la schwa o l'elisione.
• Lavoriamo per l'apertura, pubblicamente riconosciuta e nominata, dei consultori, delle
case rifugio, dei centri e sportelli antiviolenza, di tutti gli spazi sociali e comunitari
alle soggettività LGBT*QIPA+ anche in veste di operatoru.
• Agiamo contro il pinkwashing israeliano, denunciando la strumentalizzazione della
fantomatica apertura di Israele nei confronti della comunità LGBTQIPA+ utile solo a
deviare le critiche relative ai crimini derivanti dall'occupazione.
• Sosteniamo i rifugi per animali resistenti che attualmente si fondano sul volontariato,
sulla precarietà e sull'assenza di riconoscimento. Soprattutto quelli che, come
Agripunk, sono centri antiviolenza in cui il pensiero ecotransfemminista fondato sulle
relazioni multispecie diventa pratica quotidiana.
• Riduciamo la produzione di rifiuti e partecipiamo alle campagne contro gli
inceneritori: molto di ciò che buttiamo può essere riutilizzato da altru, riciclato anche
in forme artistiche. Riusiamo, scambiamo, ricreiamo e reinventiamo nuovi utilizzi.
• Scioperiamo anche oltre l'8marzo contro il mercato consumista/capitalista capace solo
di pensare al profitto, al furto e alla colonizzazione dei corpi sfruttati e schiavizzati,
all'appropriazione e uso dei beni comuni del pianeta, del tempo della nostra vita e del
nostro piacere. Lanciamo un NO al consumismo e un Sì alle economie alternative.
L'acquisto è sempre un gesto politico. Diamo valore, diffondiamo ed espandiamo,
affinché escano dalla marginalità e diventino alternativa, le pratiche già esistenti di
economia circolare: reti di solidarietà, occupazione di spazi urbani per la
proliferazione di orti urbani a gestione collettiva, azioni di guerrilla gardening e lancio
di bombe di semINaria, negozi gratis dove si possano raccogliere e/o prendere ciò che
può essere passato di mano invece che buttato, gruppi di consumo territoriali, piccoli
mercati di prossimità, acquisti collettivi di prodotti sfusi e alla spina. Portiamo con noi
stoviglie e bicchieri nelle feste, assemblee, incontri ed eventi pubblici con cui godere
del nostro gustosissimo cibo libero dalla sofferenza animale e godiamoci gli aperitivi
senza plastica #nientecannucciagrazie.
Tutte le grafiche sono di Irina Zovich che ringraziamo
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